Dimentica il Superbonus, non esiste più! Ma non temere: grazie a queste valide alternative potrai ancora ristrutturare casa, gratuitamente!
A partire da quest’anno, la percentuale di lavori agevolabili, grazie all’applicazione dei cosiddetti “bonus” ha subito un’ulteriore e significativa riduzione. Proprio così: il Superbonus 110% è ormai un ricordo lontano.
Tuttavia, sarà interessante sapere che esistono alternative più che valide, e che possono risultare altrettanto convenienti in caso di lavori di ristrutturazione. Vediamole subito!
Partito dal 110%, il tanto apprezzato Superbonus è sceso al 90% nel 2023, per poi essere ulteriormente ridotto al 70% con la nuova Legge di Bilancio per l’anno in corso. In altre parole, non esiste più. Ma prima di abbatterci, ecco alcune alternative altrettanto interessanti sulle quali puntare:
Rivolto a coloro che intendono eseguire interventi per migliorare la staticità degli edifici attraverso misure antisismiche. Questi interventi possono essere effettuati sia su abitazioni che su immobili adibiti a attività produttive, ubicati in zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) o in zone a minor rischio sismico (zona 3), regolamentate dall’allegato 1 all’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20.3.2003.
Il Sismabonus consente di detrarre le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2024, con un importo massimo di 96.000 euro per unità immobiliare (per ciascun anno).
Le aliquote variano in base al risultato dell’intervento:
Il bonus può essere esteso anche ai lavori su edifici condominiali con agevolazioni del 75% o dell’85%, sempre a seconda del passaggio di classe di rischio.
Rappresenta una fusione tra due bonus già esistenti, Ecobonus e Sismabonus, ed è destinato esclusivamente ai condomini per interventi sulle parti comuni condominiali, i quali devono avere come obiettivo ultimo la riduzione del rischio sismico e la riqualificazione energetica.
Anche in questo caso, le percentuali di agevolazione dipendono dalla riduzione delle classi di rischio sismico, con un’aliquota dell’80% per la riduzione di una classe e dell’85% per la riduzione di due classi, con limite massimo di spesa di 136.000 euro per unità immobiliari del condominio, e detrazione ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Insomma, nonostante il Superbonus 110% sia ormai solo un lontano ricordo, queste due interessanti alternative offrono ancora opportunità più che vantaggiose per chi desidera ristrutturare casa godendo ancora di detrazioni fiscali.
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