La colite o sindrome del colon irritabile è un problema estremamente diffuso che però si può tenere sotto controllo con la dieta.
Le cause specifiche della colite e dell’intestino irritabile sono rimaste misteriose per molto tempo. Soltanto di recente è stato scoperto che queste problematiche possono essere legate a un allentamento dei legami tra le cellule che costituiscono il tessuto epiteliale dell’intestino.
In un intestino sano e funzionante queste cellule sono estremamente vicine le une alle altre e impediscono alle sostanze nocive come virus e batteri presenti nel resto dell’organismo di penetrare nell’intestino. Quando la “tenuta stagna” delle cellule epiteliali non è più efficace, ci si trova di fronte a un intestino permeabile che, quindi, può venire più facilmente attaccato da microrganismi patogeni dando luogo a fenomeni di colite e stitichezza.
Anche se esistono in commercio molti farmaci che aiutano a tenere sotto controllo il colon irritabile, è anche vero che un’alimentazione corretta permette di evitare che si manifestino determinati fenomeni.
A quanto emerso da recenti studi il colon permeabile è una conseguenza diretta del tipo di alimentazione tipica del mondo occidentale. I nutrienti colpevoli sarebbero essenzialmente carboidrati a catena corta e acidi grassi saturi.
Gli acidi grassi saturi si trovano essenzialmente nel burro e nello strutto, nella panna e nei formaggi molto grassi, negli insaccati e infine nella carne rossa. I carboidrati a catena corta si trovano invece in molti frutti come mele, pere, anguria, pesca, albicocche e ciliegie. Oltre a evitare questi alimenti, soprattutto nella fase acuta e cronica della malattia,, è anche importante sapere quali alimenti è possibile consumare.
Innanzitutto è importante consumare yogurt bianco al posto del latte, soprattutto nelle fasi in cui i sintomi sono più intensi e preferire latte e latticini senza lattosio o con moderate quantità di esso, come il Parmigiano. Anche se può sembrare un controsenso, sarà anche necessario evitare gli alimenti integrali oltre a frutta e verdura fresca, almeno per qualche tempo. In fase di recupero si potranno mangiare carote, carciofi, asparagi, mele, pere, albicocche, agrumi e melone, mentre la banana andrà possibilmente evitata così come ciliegie, fichi, uva, prugne e kiwi.
Da evitare anche il caffè e il tè, che dovrebbero essere sostituiti con tisane d’erbe, orzo e versioni decaffeinate o deteinate delle stesse bevande. Per quanto riguarda le proteine, si consiglia di consumare solo carne bianca e pesce magro almeno fino a che il transito intestinale non sarà tornato normale. Se si sceglie di consumare legumi andranno mangiati solo legumi decorticati.
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