Cambiano le regole per l’uso dei buoni pasto, dove si potranno utilizzare: le nuove regole

Novità in arrivo che riguardano l’utilizzo dei buoni pasto. Ecco dove usarli e quali sono le nuove regole in merito. 

Per molti lavoratori, la pausa pranzo equivale all’uso dei buoni pasto, uno dei benefit più conosciuti e apprezzati nel mondo del lavoro. Si tratta di una serie di ticket utilizzati per il pagamento dei pasti consumati durante la pausa pranzo, presso ristoranti partner o mense aziendali. Questi voucher vengono sempre emessi da società specializzate e sono acquistati dalle aziende esclusivamente per i propri dipendenti.

Nuove regole per l'uso dei buoni pasto
Nuove regole per chi usa i buoni pasto – ermesagricoltura.it

Per il datore di lavoro, i buoni pasto rappresentano un vantaggio, in quanto sono un costo deducibile integralmente, mentre per il dipendente equivalgono ad un incremento del potere d’acquisto. Tutti i dipendenti e i collaboratori di un’azienda possono usufruire del benefit dei buoni pasto. Il datore di lavoro può decidere, inoltre, di estenderli anche a stagisti e dipendenti con contratto di apprendistato. Il benefit può essere integrato anche in contratti part time che non prevedono la pausa pranzo o per i lavoratori in smart working.

Il buono pasto nasce in formato cartaceo, ma negli ultimi anni è possibile utilizzarlo anche in versione digitale, come tessera elettronica o direttamente disponibile su un’app dedicata. I buoni pasto, in questo modo, vengono caricati direttamente sul conto virtuale del dipendente, risparmiando in spese di spedizione e guadagnando in sostenibilità. Con la versione elettronica, il lavoratore potrà controllare in tempo reale il saldo e i movimenti, modalità che garantisce la sicurezza in caso di furto o smarrimento della propria tessera.

Le nuove regole dei buoni pasto: dove usarli

I lavoratori possono decidere di utilizzare i buoni pasto anche al di fuori della pausa pranzo, come ad esempio per fare la spesa al supermercato. La legge prevede la possibilità di utilizzare i buoni pasto per pagare al supermercato pane, pasta, frutta e verdura, pesce e carne, acqua e bibite o altri generi alimentari. Il lavoratore non può usare i buoni pasto per l’acquisto di bevande alcoliche, prodotti per la pulizia della casa, utensili, detersivi e tutto ciò che non rientra nell’area dei generi alimentari.

Dove usare i buoni pasto
Buoni pasto: ecco dove usarli (Foto ANSA) – ermesagricoltura.it

Con la progressiva digitalizzazione dei buoni pasto, il sistema di pagamento indipendente Satispay, permette al lavoratore di utilizzare in app la propria tessera. Nell’ambito dell’espansione dei servizi relativi ai buoni pasto, Satispay ha concluso un accordo con MD, la nota catena di supermercati della famiglia Podini.

A partire dal primo febbraio, infatti, è possibile utilizzare i buoni pasto in tutti i 800 punti vendita del discount, pagando direttamente con l’app Satispay. Nei prossimi mesi, si prevede l’inserimento di altre aziende al servizio, come Basko, Borello, Coop Lombardia, Despar e Ekom.

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