Un aiuto decisivo contro l’inquinamento ambientale – ormai una vera e propria emergenza – passa anche dalla cucina.
Questo strano inverno 2024, con le sue temperature insolitamente miti intervallate da eventi estremi, ci sta ricordando quanto sia urgente e grave il problema del cambiamento climatico, che come noto è legato anche all’inquinamento ambientale. Vale allora la pena di ricordare che per compiere un importante passo avanti verso un pianeta pulito (in tutti i sensi) basterebbe cambiare un ingrediente nella nostra alimentazione. Sul punto si sono concentrati anche gli autori di un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature Food.
![inquinare di meno attraverso l'alimentazione](https://www.ermesagricoltura.it/wp-content/uploads/2024/02/cibo-green-ermesagricoltura.it-20240201.jpg)
Diciamo subito che non si tratta di stravolgere le nostre abitudini alimentari: per ridurre le emissioni di anidride carbonica, e al contempo migliorare la salute, è sufficiente adottare alcuni piccoli accorgimenti. A tale conclusione sono giunti gli scienziati delle università di Harvard, Stanford e Tulane, negli Stati Uniti, analizzando i cibi consumati da oltre 7.700 individui (bambini compresi). Ecco la loro “ricetta”.
Dimmi cosa mangi e ti dirò quanto inquinerai
I ricercatori di cui sopra hanno individuato gli alimenti più “inquinanti”, a partire dalla carne bovina, e simulato la loro sostituzione con cibi che comportano basse emissioni pur garantendo un simile apporto calorico e nutrizionale. Per esempio: gli hamburger di manzo sono stati rimpiazzati con quelli di pollo o tacchino. I dati sono inequivocabili: rinunciando alla carne bovina a favore di pollame o di alternative a base vegetale si potrebbe ridurre di oltre il 50% l’impronta carbonica giornaliera di ogni singolo individuo. E optando per il latte vegetale al posto di quello vaccino la si decurterebbe di quasi 8%.
![inquinare di meno attraverso l'alimentazione basta cambiare un alimento](https://www.ermesagricoltura.it/wp-content/uploads/2024/02/cibo-tagliatelle-peperoncino-pasta-1.2.24-Ermesagricoltura.it_.jpg)
I ricercatori evidenziano che i maggiori benefici possono derivare dai “piatti misti”, come pasta e pizza: basta sostituire un solo ingrediente, per esempio il condimento, per fare una grande differenza, senza pregiudicare minimamente la bontà e l’apporto nutritivo del piatto. Anzi, certe scelte giovano enormemente alla nostra salute e dunque al nostro benessere generale. A detta degli scienziati autori dello studio in questione, i cambiamenti alimentari in chiave di maggiore sostenibilità garantiscono un aumento tra il 4 e il 10% della qualità della dieta, limitando i rischi per il nostro organismo indipendentemente dall’età o dal sesso.