INPS, arrivano gli assegni anche per i non invalidi

Assegno di inclusione: l’INPS annuncia che sarà ampliato ad altre categorie di persone, anche non invalidi.

L’Assegno di Inclusione, recentemente introdotto, rappresenta un importante sostegno economico. Tuttavia, una delle caratteristiche di questo sussidio è la sua limitata platea di potenziali beneficiari. Questa infatti include principalmente invalidi, persone anziane e minori di 18 anni o comunque collocate sotto la tutela dei servizi sociali o sanitari. Questo ha portato a una domanda ricorrente: cosa succede a coloro che non rientrano in queste categorie ma che comunque potrebbero necessitare di assistenza economica?

Assegno di inclusione anche per i non invalidi
L’Inps annuncia che molte più persone potranno beneficiare dell’assegno di inclusione – Ermesagricoltura.it

L’INPS ha recentemente annunciato che potrebbe approvare la richiesta di Assegno di Inclusione anche per individui che non rientrano nei criteri di eleggibilità. Questa apertura verso una platea più ampia di richiedenti è dovuta alla considerazione di casi particolari. Una considerazione alle necessità individuali che possono non essere pienamente coperte dalle categorie tradizionalmente supportate dall’Assegno di Inclusione. Andiamo a vedere quindi chi possono essere questi potenziali beneficiari.

Altre categorie che possono beneficiare dell’assegno

Prima di tutto va precisato che potranno presentare domanda le persone che all’interno del loro nucleo familiare hanno almeno un soggetto tra quelli prima citati. Quindi invalidi, persone anziane o minori di 18 anni. Però in questo caso il sussidio sarà calibrato solo sui soggetti che rientrano nel perimetro dei beneficiari e non sugli altri di età compresa tra i 18 ed i 59 anni. Ma non è finita qui.

assegno per persone dai 18 ai 59 anni
Assegno anche per coloro che non hanno disabilità ma hanno altri gravi disturbi accertati – Ermesagricoltura.it

Una delle categorie di persone che potrebbe ora beneficiare dell’Assegno di Inclusione sono gli individui tra i 18 e i 59 anni che, pur non essendo considerati invalidi ai sensi della legge, affrontano gravi problematiche di natura sociale o sanitaria. Questi individui potrebbero essere ad esempio affetti da disturbi psichici, dipendenze da sostanze o gioco d’azzardo, o altre condizioni che rendono difficile o impossibile il loro inserimento nel mondo del lavoro. Benché non siano tecnicamente classificati come invalidi, hanno bisogno di assistenza e supporto economico.

Per ottenere l’approvazione dell’Assegno in questi casi, è necessario che i servizi sociali o sanitari competenti riconoscano la situazione di queste persone. Questi enti devono confermare all’INPS di aver preso in carico l’individuo e che le sue condizioni richiedono assistenza continua. Questo processo garantisce che l’assegno venga erogato solo a coloro che ne hanno effettivamente bisogno e che le risorse siano utilizzate in modo efficiente per fornire supporto a chi ne ha maggiormente bisogno.

Questa estensione dei beneficiari dell’Assegno di Inclusione rappresenta un passo importante verso un sistema di assistenza più equo e inclusivo. Questa misura offre una maggiore flessibilità e personalizzazione nel fornire sostegno economico a coloro che ne hanno bisogno. E questo indipendentemente dalla loro età o dalla classificazione ufficiale di disabilità.

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