Novità in merito alla gestione dei rifiuti: impara subito quali sono le nuove regole, così da non sbagliare. Le conseguenze possono essere amare.
Rispettare la raccolta differenziata è fondamentale: in questo modo, infatti, si favorisce il riciclo dei materiali, nonché il risparmio di materie prime e la riduzione della dispersione incontrollata nell’ambiente di rifiuti e di sostanze tossiche. Di recente, però, sono cambiate alcune regole in merito a questa pratica così importante: imparale subito.
Che la carta vada nella carta e la plastica nella plastica ormai lo sanno tutti e, al di là di qualche incertezza relativa a qualche materiale “particolare” come il tetrapak o l’alluminio, oggi pressoché chiunque sa fare una differenziata corretta e sensata. Ci sono però delle nuove regole per quanto riguarda lo smaltimento delle batterie: ecco in cosa consistono.
Smaltimento delle batterie, le novità dell’Unione Europea
Il 18 febbraio è entrato in vigore il nuovo regolamento dell’UE in merito alle batterie e al loro smaltimento. Approvato lo scorso anno, questo iter è stato pensato per disciplinare il ciclo di vita delle batterie, quindi a partire dalla produzione e fino allo smaltimento e al riciclo, così che siano sempre più sostenibili, sicure e competitive.
Si prevede che, nel prossimo futuro, la domanda di questi beni aumenterà notevolmente, per cui è importante disciplinare tutto il loro ciclo di vita, così che non impattino negativamente sull’ambiente. Con il nuovo regolamento si applica a tutti i tipi di batterie e, in merito a quelle per veicoli elettrici e per quelle industriali ricaricabili, si dovrà compilare una dichiarazione dell’impronta di carbonio, corredata della relativa documentazione tecnica.
Il regolamento, inoltre, fissa come obiettivo di raccolta dei rifiuti di batterie portatili del 63% entro la fine del 2027 e del 73% entro la fine del 2030. Inoltre, vuole che entro il 2027 le batterie portatili incorporate negli apparecchi siano rimovibili, così che si possano smaltire correttamente.
A decorrere dall’agosto 2026, inoltre, le batterie saranno tutte provviste di un’etichetta che conterrà le informazioni relative al fabbricante, alla categoria di appartenenza, al luogo di fabbricazione, e alla data di produzione. Devono inoltre essere riportate la composizione chimica, il peso e la capacità, l’agente estinguente utilizzabile e le sostanze pericolose presenti nella batteria. Il tutto dovrà essere inserito in un QR code che chiunque potrà leggere.